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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Locke

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Locke è il padre dell'empirismo moderno. La ragione non viene più ritenuta assoluta e infallibile come per Cartesio, ma viene ricondotta entro i confini dell'esperienza. Dopo aver sottoposto tale pensiero a degli amici, pensò che fosse necessario esaminare l'origine, la certezza e l'estensione della conoscienza umana per ottenere un livello di conoscenza sufficiente a guidare nel modo migliore le sue azioni prima di affrontare temi difficili come quelli della morale e dell'educazione. Il filosofo dedica la prima parte della sua più importante opera, Il Saggio Sull'Intelletto Umano, alla critica delle idee innate. Critica ad esempio l'idea che in ogni uomo ci sia la presenza di in certo numero di verità fondamentali, sostenendo che i bambini e gli idioti non abbiano la minima nozione di simili principi.  Locke afferma che la mente di un neonato sia come un foglio bianco, ossia è una facoltà priva di contenuti. Tutte le idee provengono dall'esperien

Leibniz

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Leibniz si prodigò per la pace tra i popoli e le religioni, facendo proprio l'ideale dell'armonia universale, che costituisce la cima di tutto il suo sistema filosofico. Egli non apprezzava il modo in cui la sua epoca si relazionava alla vita sociale, politica e culturale, ebbe quindi sempre una certa insoddisfazione per il meccanicismo che li caratterizzava. Si indirizzò alla filosofia perchè egli la vedeva come una difesa della fede in Dio, contro la tendenza atea che si celava nella scienza e nella filosofia moderne, dominate dalla pretesa di spiegare la natura facendo a meno di Dio; Leibniz sosteneva invece che la filosofia dovrebbe servire a rafforzare la fede. Egli mostrava inoltre un rinnovato interesse per le cause finali. La sua modalità di comunicazione filosofica interviene a chiarire i temi fondamentali del dibattito culurale del trempo. Leibniz sperava di superare le incomprensioni fra i dotti cercando di creare una lingua universale. La tesi centrale