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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Hobbes

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Hobbes vuole fondare una filosofia che abbia basi solide proprio come la scienza, ricorrendo per prima cosa ad una convenzione utilizzata per stabilire il significato dei nomi che verranno poi utilizzati nel corso del ragionamento filosofico. Secondo Hobbes la conoscenza si fonda sull’esperienza: le idee derivano da corpi esterni e non sono innate. Esse sono designate da nomi, attribuiti per convenzione ma necessari per coordinare le conoscenze derivate dalle sensazioni. Il linguaggio è quindi collegato alla conoscenza e al ragionamento. Distinguiamo due tipologie di conoscenza: -Comune o originaria : parte dall’esperienza sensibile e le idee sensibili vengono conservate dalla memoria attraverso le idee.   -Scientifico-filosofica: le conoscenze acquisite vengono razionalizzate, come nel caso della filosofia che deve permettere all’uomo di comprendere cause ed effetti dei fenomeni. Gli unici oggetti conoscibili sono quindi quelli generabili, vale a dire i corpi:

Cartesio

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Due tipi di dubbio : -DUBBIO METODICO:Incentrato sulla ricerca della verità,mette in discussione la veridicità del pensiero,quindi sanabile. -DUBBIO IPERBOLICO: Dubbio che si estende alla stessa capacità del conoscere,esercitato da un genio maligno,che mette in discussione le stesse   scienze matematiche   •    Da qui l’unica verità incontrovertibile: IO PENSO •    Il pensiero è una forma dell’esistenza,quindi ESISTO Cogito ergo sum -conosco quindi sono Essendo il pensiero che ha rivelato la mia esistenza sono una cosa pensante,RES COGITANS.  Cartesio arriva appunto a determinarsi come una cosa pensante, e non come una cosa che pensa, non avendo la certezza dell’esistenza del proprio corpo, non avendo dimostrato ancora l’ esistenza di un mondo fisico . Tuttavia distingue separatamente dalla res cogitans la RES EXTENSA,ossia la materia intesa come estensione,costituita da consistenza e movimento.Le due nature sono incomunicabili e opposte,costituiscono una sorta di dua

Giordano Bruno

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Nasce nel 1548 a Nola. Amante della vita Bruno sviluppa un forte interesse per la natura definita tanto viva quanto animata. Scaturisce così una predilezione per la magia e per la mnemotecnica, ossia la capacità di apprendere tutto il sapere riconducendo i concetti a parole, suoni ecc.. il suo atteggiamento è ostile nei confronti della religione e ancor più del cattolicesimo in quanto nega libertà di pensiero, impone dogmi, introduce la discordia fra popoli ed esalta l’ignoranza come scienza più bella del mondo. Parallelamente Bruno auspica e mette in pratica la religione dei teologia, ossia il filosofare dei dotti che cercano la via per arrivare a Dio. Questo è visto sotto due aspetti differenti: “mens super omnia”, la quale è trascendente e inconoscibile e quindi è puramente oggetto di fede, “mens insita omnibus”, che si differenzia dalla prima in quanto è accessibile alla ragione umana, quindi conoscibile ed è causa dell’essere in quanto produttrice del cosmo, princip