Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Visione film: Blade Runner

Immagine
Nella Los Angeles del 2019 ex poliziotto torna in servizio per ritirare dalla circolazione due uomini e due donne "replicanti", androidi prodotti di un'ingegneria genetica, così perfetti da risultare indistinguibili dai normali esseri umani. Tratto da un romanzo di Philip K. Dick, è il miglior film di SF degli anni '80; dopo "Metropolis" (1926) nessun film, forse, aveva proposto un'immagine così suggestiva e terribile del futuro come la metropoli multirazziale, modernissima e decadente, ideata dall'artista concettuale Syd Mead e dallo scenografo L.G. Paull. A livello tematico può insospettire il suo versante filosofeggiante e il finale, imposto dalla produzione a Scott, è smaccatamente consolatorio, ma il fascino figurativo e la sagace commistione di thriller nero e fantastico sono fuori discussione. Ovviamente i soci dell'Academy che dà gli Oscar non se ne accorsero. Nel 1991 fu rimesso in circolazione in una nuova edizione curata

Campanella

Immagine
Campanella fu un domenicano e le sua dottrine lo portarono a pubbliche accuse di empietà, da cui egli si scagionò fingendosi pazzo; rimase tuttavia in carcere per ben ventisette anni, poi liberato, si recò a Parigi dove morì. Il suo pensiero parte dalla fisica e dalla magia per scaturire ad una metafisica religiosa che deve porsi alla base del rinnovamento politico e sociale della comunità. Egli accetta la concezione naturalistica di Telesio, ma afferma che tutte le cose del mondo debbano essere dotate di sensibilità, in quanto ciò che c’è nell’effetto non può non esserci nella sua causa; vi è dunque anche un’anima comune all’universo che determina il consenso tra tutte le cose e le spinge ad un unico fine; da questo consenso nasce la magia. Anche per Campanella la conoscenza è esclusivamente sensibile,e la conoscenza razionale non è altro che quella sensibile distorta.Egli suppone poi che vi sia una sapere originario, innato, che è proprio anche di colui che sa di non sap

TELESIO

Immagine
Rappresentanti della filosofia della natura nel rinascimento sono: Telesio ,Bruno e Campanella, noti per i loro presupposti vicini alla sfera magica. Bernandino Telesio nacque a Cosenza nel 1509 e si laureò a Padova nel 1535. Pubblicò i primi 2 libri dell’opera “la natura secondo i propri principi” nel 1565 a Napoli e solo poco prima della sua morte avvenuta a Cosenza nel 1588 i restanti 7. Telesio considera la natura come un mondo a sé, autonomo, che si regge su principi propri e può essere spiegato solo in base a questi principi,escludendo ogni forza metafisica. L’uomo, in quanto essere sensibile è esso stesso natura e per conoscere quest’ultima deve affidarsi ai sensi che gliela rivelano. Quindi la sensibilità non è altro che l’auto-rivelazione della natura a quella parte di sé che è l’uomo. Telesio afferma che la natura debba essere spiegata mediante 2 forze principali, il caldo e il freddo: il caldo che dimora nel sole, dilata le cose e le rende adatte al movimento